VENDEMMIA 2023: IL REPORT

Per analizzare al meglio la vendemmia 2023 non possiamo non partire dalla 2022.

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La stagione 2022 era stata estrema, portando al limite le piante e lasciando inevitabilmente qualche segno.

La siccità e le temperature molto alte avevano ridotto la fertilità delle gemme portando ad un abbassamento della quantità media di uve prodotta. Questo fenomeno si era notato in tutta la penisola, non solo nelle nostre zone, ma certamente ha gravato sull’andamento dell’annata 2022.

La stagione 2023 è apparsa per fortuna, fin dalle prime fasi vegetative molto più regolare e caratterizzata da temperature più in linea con le medie stagionali. Lo stesso si può dire per le pioggie, le quali si sono abbattute con cadenza decisamente più regolare rispetto al 2022.

Durante la primavera tuttavia, in particolare durante i mesi di Marzo e Aprile, in diverse zone dell’Emilia si sono osservati fenomeni di gelate. Nel mese di Maggio le piogge sono state estremamente abbondanti, e se da un lato hanno creato buone riserve idriche nel terreno per sostenere l’estate, dall’altro hanno ridotto di molto la possibilità di mantenere un’adeguata copertura dai patogeni della vite, dando qualche problema di infezioni durante l’estate.

Questi fenomeni, sommati assieme hanno portato ad una vendemmia quantitativamente più magra. Nelle nostre tenute si è registrato un calo di produzione rispetto al 2022 del 18%, giustificato dal fatto che la nostra intera produzione è biologica e che quindi il tipo di interventi in vigna sono sì più sostenibili e meno impattanti ma al contempopiù leggeri rispetto ad una conduzione convenzionale. Il livello qualitativo al contrario si è presentato fin da subito molto buono, caratterizzato da ottime acidità, uve particolarmente zuccherine e ricche in polifenoli.

Nel complesso quindi la vendemmia 2023 è stata un’annata soddisfacente, da tenere d’occhio per i Lambrusco che usciranno a breve e per la bella bevibilità che ci garantiranno in questo 2024.