Crediamo da sempre alla salvaguardia e valorizzazione del territorio, al rispetto dell’ambiente, dei suoi tempi e modi. Coltiviamo 80 ettari di vigneti interamente a regime biologico. Produciamo i nostri vini applicando un modello di sviluppo sostenibile che ci permette di garantire un’alta qualità dei prodotti e una tutela ferrea della salute dei nostri clienti e consumatori.
Di vino biologico però negli ultimi anni sentiamo parlare sempre di più e tante volte abbiamo dubbi e si genera confusione. Cosa vuol dire produrre vino biologico? È davvero così complicato?
Innanzitutto è bene chiarire che a livello legislativo il settore è stato regolarizzato con un Regolamento Europeo nel Marzo 2012. Produrre biologico quindi vuol dire seguire una serie di regole che certificano che il vino è genuino, sano e di qualità.
Ottenere la certificazione biologica però non è così immediato. Le aziende sono sottoposte a continui e ferrei controlli da parte degli organismi competenti i quali attestano l’ottemperanza delle aziende agli obblighi di legge. Il processo di conversione dura ben 3 anni, durante i quali l’azienda si adegua alle regole del biologico. Questo periodo di stallo avviene in ogni caso, sia che si parta da un’azienda che già segue tutti i parametri biologici, sia che si parta da un’azienda che non li segue.
Quali sono quindi le regole del produrre vino biologico?
Un vino si definisce tale quando:
- Le uve da cui è prodotto sono 100% biologiche
- Le uve sono coltivate senza l’aiuto di sostanze chimiche di sintesi (concimi, diserbanti, insetticidi, pesticidi) e senza l’impiego di OGM.
- La vinificazione avviene con l’utilizzo limitato di solfiti e di prodotti enologici certificati biologici
La nostra idea di biologico è da sempre una scelta etica prima che imprenditoriale. Siamo i primi consumatori dei nostri vini e da sempre estimatori della nostra terra. Crediamo nella qualità e nella naturalità dei nostri vini.